Come essere felici? I segreti di una felicità duratura

Little darlin’, it’s been a long, cold, lonely winter

Little darlin’, it feels like years since it’s been here

Here comes the sun, doo-doo-doo-doo

Here comes the sun, and I say

It’s alright

The Beatles

Riconoscete il testo di questa canzone? Forse l’avete persino canticchiata mentre la leggevate. Anzi, è molto probabile. L’iconica canzone dei Beatles “Here Comes the Sun”, contenuta nell’album Abbey Road del 1969, ci ricorda che il sole tornerà a splendere.

Bene, ma cosa possiamo fare quando ci troviamo nel bel mezzo di un inverno freddo e solitario? Possiamo trovare la felicità anche in questi momenti difficili? Oggi vogliamo intraprendere un viaggio nello spazio e nel tempo per ricordarci che c’è sempre la possibilità di essere felici, anche nei momenti più tranquilli: tutto dipende dal modo in cui li viviamo. 

Nella cultura giapponese, esiste un concetto bellissimo noto come “Mono no aware” (物の哀れ), che può essere tradotto con l’espressione “la bellezza delle cose che passano”. Questa filosofia ci incoraggia a fermarci, riconoscendo che nulla dura per sempre. 

Tutto è effimero, anche la bellezza delle piccole cose: lo sguardo affettuoso di un animale domestico, un raggio di sole che si posa su una sedia, il tremolio di una fiamma o il sorriso dei nostri cari. Nel trambusto della nostra vita, ognuno di questi momenti ci offre l’opportunità di vivere un attimo di felicità pura. 

Quindi, prendetevi un po’ di tempo, respirate e alzate lo sguardo. Lasciatevi incantare dal cielo e godetevi la gioia che vi appartiene.

Le due espressioni, meditazione e mindfulness, spesso vengono usate in modo intercambiabile e sono diventate molto diffuse. Ma cos’è esattamente la meditazione mindfulness?

La mindfulness è l’arte di essere pienamente presenti nel momento, osservando con curiosità e senza giudizio. La meditazione mindfulness è una pratica trasformativa, che ci aiuta a liberarci dalle trappole mentali e a dare la priorità a ciò che conta davvero per noi. Il suo scopo è vivere in modo autentico, in armonia con ciò che ci dà gioia e soddisfazione.

Parte del fascino della mindfulness risiede nelle sue radici secolari. I monaci buddisti, infatti, hanno incorporato gli esercizi di mindfulness nelle loro pratiche di meditazione per oltre 2600 anni, considerandoli un percorso verso l’illuminazione.

Senza contare che la popolarità della mindfulness è supportata anche da ricerche approfondite. Uno studio del 2011 ha osservato alcuni cambiamenti nella densità della materia grigia del cervello e nelle regioni associate alla memoria, all’auto-percezione e alla regolazione delle emozioni grazie alla meditazione mindfulness. Altre ricerche in corso, inoltre, ne stanno esplorando il potenziale anche nel campo del miglioramento dell’umore.

Dato il suo impatto positivo e le sue radici così antiche, non c’è nulla di male a provare la mindfulness. Fate un respiro profondo e lasciatevi guidare da esso.

“Ricordati che devi morire!”

“Sì, sì, me lo segno”, ha risposto Mario (Massimo Troisi) alla solenne frase pronunciata dal monaco nella piazza di Frittole, immortalata nell’indimenticabile film “Non ci resta che piangere”.

Secondo i filosofi stoici, riconoscere che la morte è una parte inevitabile della vita può influenzare profondamente le nostre abitudini. Infatti, il cosiddetto “Memento mori” è l’antica pratica di riflettere sulla nostra mortalità.

Per capirne l’importanza, dobbiamo tornare a Seneca, il filosofo stoico vissuto tra il 4 e il 65 d.C., e rivedere il suo rapporto con il concetto di morte. Ai suoi tempi, la morte era un aspetto più frequente e tangibile della vita, segnata da guerre, malattie e carestie.

Per noi, nel 2023, l’idea potrebbe sembrare inquietante. Chi vuole fermarsi a pensare alla morte?

Nei momenti di difficoltà, abbracciare la lentezza, la consapevolezza e i piccoli gesti che ci fanno stare bene possono aiutarci a vivere in modo più armonico e a trovare pace con tutti coloro che ci stanno intorno.